10 aprile 2022
LE CATTEDRALI DEL VINO E CANELLI:
SITI UNESCO DEL PIEMONTE (AT)
VISITA ALLA CATTEDRALE DEL VINO DELLE CANTINE BOSCA, TORRE DEI CONTINI, LA STERNIA E LA VIA DEGLI INNAMORATI
Ricordiamo che, nel rispetto della vigente normativa in materia di contenimento della diffusione del Covid-19,
per la visita alle Cantine Bosca sono OBBLIGATORI GREEN PASS RAFFORZATO E MASCHERINA FFP2.
I posti disponibili per la visita alla Cattedrale del Vino delle Cantine Bosca sono 40:
consigliamo quindi a chi fosse interessato all'uscita di prenotarsi tempestivamente!
Ricordiamo che, nel rispetto della vigente normativa in materia di contenimento della diffusione del Covid-19,
per la visita alle Cantine Bosca sono OBBLIGATORI GREEN PASS RAFFORZATO E MASCHERINA FFP2.
I posti disponibili per la visita alla Cattedrale del Vino delle Cantine Bosca sono 40:
consigliamo quindi a chi fosse interessato all'uscita di prenotarsi tempestivamente!
Lunghezza dell’itinerario: km 10
Dislivello totale in salita: m. 210
Dislivello totale in discesa: m. 210
Altitudine minima: m 154 s.l.m.
Altitudine massima: m 348 s.l.m.
Difficoltà: T adatto a tutti. La visita alle cantine non è adatta a chi soffre di claustrofobia.
Punti rifornimento acqua: bar del centro abitato (alla partenza e all'arrivo)
La città di Canelli sorge nella Valle Belbo, ai confini con la provincia di Cuneo.
Il Comune di Canelli può fregiarsi del titolo di "Città": la lunga pratica, iniziata nel 1919, si concluse il 24 febbraio 1967 con la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat (controfirmatario l'On Aldo Moro).
Da allora lo stemma civico si è arricchito della corona di città caratterizzata dalle classiche cinque torri.
Il territorio è compreso tra due grandi aree collinari, separate dal torrente Belbo, che rappresentano l’una le ultime propaggini del Monferrato e l’altra le prime pendici della Langa Astigiana.
Oltre il 70% del territorio comunale, che si estende su una superficie di 23,43 km², è sito in collina: la sua bellezza è stata riconosciuta patrimonio dell’UNESCO il 22 giugno 2014.
Canelli vanta origini molto antiche, Il territorio è stato interessato da cruente battaglie tra il XVI e il XVII secolo per la successione del Ducato di Monferrato. Fu posta sotto assedio nel 1613 da Carlo Gonzaga, duca di Nevérs: nonostante i continui tentativi di sfondamento le truppe monferrine non riuscirono a conquistare la città, questo anche grazie al determinante contributo offerto della popolazione che appoggio le truppe del duca di Savoia e costrinse il nemico alla ritirata. La rievocazione del celebre assedio – oggi sospesa - è andata in scena fino al 2016.
Il Comune è vocato alla viticoltura dall'antichità, e sul suo suolo hanno sede aziende vinicole note a livello internazionale fra cui Luigi Bosca, Contratto, Coppo, Gancia, Ramazzotti, Riccadonna, Tosti-Giovanni Bosca.
Nel 1865, a Canelli, venne prodotto il primo spumante italiano.
Canelli è una delle capitali mondiali del vino: nel 1756 l'intendente delle Regie Finanze, in una relazione concernente Canelli prendeva atto di una realtà consolidata ormai da molto tempo e al tempo stesso testimoniava l'inizio di una "età delloro" per l'enologia canellese , "Lo maggior frutto di questa terra egli è il vino, qual riesce delicato, dolce et perfetto, stante massime lindustria delli abitatori, quali su colli di ragionevol fruttività ne traggono il sufficiente per vivere".
L'aspetto più caratteristico che dona a Canelli una originalità, unica in Italia, è anche quello meno visibile: si tratta dell'esteso patrimonio architettonico delle cantine canellesi, vere "cattedrali sotterranee". Queste si snodano sotto tutta la città sprofondandosi per più piani nelle viscere delle colline tufacee, creando ambienti suggestivi, veri capolavori di ingegneria e architettura. Nelle navate delle "cattedrali sotterranee", ad una temperatura costante di 12-14 gradi, affidati alle amorevoli cure di "sacerdoti" che ne conoscono e custodiscono i segreti più reconditi, riposano e invecchiano i più prelibati vini canellesi.
In piazza San Tommaso troviamo la Chiesa di San Tommaso che conserva al suo interno una preziosa fonte battesimale cinquecentesca, realizzata in marmo; di fronte è visibile la barocca Chiesa dell'Annunziata.
Sul lato destro della chiesa di San Tommaso inizia una delle vie più caratteristiche e amate di Canelli: la Sternìa, ripida strada ciottolata (oggi via Villanuova) che sale lungo il borgo Villanuova fino al Castello Gancia.
Il percorso offre suggestivi punti panoramici ed è stato ulteriormente valorizzato, nel settembre 2018, con la creazione de "La Via degli Innamorati", con opere di diversi artisti ispirate agli Innamorati di Raymond Peynet che accompagnano la salita.
Proseguendo lungo la Sternia si giunge in piazza San Leonardo dove troviamo uno dei gioielli barocchi dell’Astigiano: è la Chiesa di San Rocco. Nel lapidarium della chiesa sono conservate quattro stele funebri di epoca romana rinvenute nella Valle Belbo.
Di fronte alla chiesa di San Rocco si erge la chiesa di San Leonardo, edificata nel Seicento e che conserva un monumentale organo ottocentesco.
Giunti alla cima della collina di Villanuova troviamo l’imponente Castello Gancia (prima chiamato Palazzo Scarampi Crivelli); trasformato nella seconda metà del Seicento in dimora signorile, è di proprietà della famiglia Gancia dal 1929.
Il castello, a pianta rettangolare, nel tempo ha subito diverse trasformazioni: distrutto nel Seicento dagli Spagnoli, venne restaurato nel 1676 dal marchese Ambrogio Antonio Scarampi Crivelli e poi nel 1930 dall’architetto Arturo Midana.
In frazione Santa Libera, sorge la Torre dei Contini. Un tempo segnava i confini della città, qui lo scrittore Beppe Fenoglio ha ambientato un brano del romanzo "Il partigiano Johnny" .
Sulla strada che coduce a Loazzolo, nelle vicinanze dell'agriturismo Tre Poggi è posta una panchina gigante, color giallo moscato, appartenente al circuito "Big Bench".
Fonti:
sito del Comune di Canelli: https://www.comune.canelli.at.it
sito Astigov: https://www.astigov.it/it/page/canelli
PERCORSO:
In ottemperanza a quanto disposto con Ordinanza dei Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 13 gennaio 2022 e successivi provvedimenti integrativi locali, fino alla permanenza in vigore dei divieti stabiliti degli stessi, il percorso si svolgerà su strade asfaltate.
La giornata inizia con la visita alle ore 10,00 alla Cattedrale del Vino delle cantine Bosca, dove ci sarà un piccolo assaggio finale. Successivamente ci dirigeremo verso la Torre dei Contini, dove sosteremo per il pranzo. Nel pomeriggio faremo rientro in paese, dove costeggeremo il castello Gancia e poi scenderemo lungo la via degli Innamorati e lungo la Sternia. Chi lo desidera potrà visitare le chiese.
ABBIGLIAMENTO:
E' necessario avere scarpe da trekking, giacca anti vento/anti acqua, felpa, borraccia con acqua, bastoncini telescopici (se abituati ad utilizzarli), pranzo al sacco.
RITROVO:
Tortona: presso il Green Bar (Via Vanoni) ore 07.45 – partenza tassativa ore 08.00
Canelli: Piazzale Carlo Gancia ore 09.15
in modo da avere il tempo di raccogliere le quote, formalizzare le iscrizioni dei nuovi tesserati, fare colazione ed essere davanti alle cantine Bosca puntuali per la visita delle 10.00
COSTI:
Per partecipare all'escursione è necessario essere tesserati all'Associazione "La Pietra Verde A.P.S.": la quota annua di iscrizione di Euro 10,00 può essere versata unitamente al contributo per partecipare a questa escursione.
Il modulo di adesione è scaricabile dal sito dell'Associazione al seguente indirizzo: https://www.lapietraverde.org/uploads/4/3/5/9/43593609/modulo_di_iscrizione_2022.pdf
Vi ringraziamo anticipatamente se vorrete portarlo già compilato.
L’uscita prevede un contributo di € 10,00 a persona che comprende l’accompagnamento degli Istruttori IWE dell’Associazione La Pietra Verde e la visita, con assaggio, alla Cattedrale del Vino delle Cantine Bosca.
Per chi volesse partecipare solamente alla camminata, il contributo è di € 3,00 a persona.
La quota verrà raccolta in loco al momento del ritrovo.
Prenotazioni: Sara Brondolo 347-9082551
ATTENZIONE:
Per partecipare all'escursione con visita alla Cattedrale del Vino delle Cantine Bosca è obbligatorio inviare NOME, COGNOME NUMERO DI CELLULARE AL REFERENTE DELL'ESCURSIONE, ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12.00 DI VENERDI' 8 APRILE 2022.
Per chi desiderasse partecipare solamente alla camminata, il termine per l'iscrizione è sabato 9 aprile 2022 ore 18.00.
Dislivello totale in salita: m. 210
Dislivello totale in discesa: m. 210
Altitudine minima: m 154 s.l.m.
Altitudine massima: m 348 s.l.m.
Difficoltà: T adatto a tutti. La visita alle cantine non è adatta a chi soffre di claustrofobia.
Punti rifornimento acqua: bar del centro abitato (alla partenza e all'arrivo)
La città di Canelli sorge nella Valle Belbo, ai confini con la provincia di Cuneo.
Il Comune di Canelli può fregiarsi del titolo di "Città": la lunga pratica, iniziata nel 1919, si concluse il 24 febbraio 1967 con la firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat (controfirmatario l'On Aldo Moro).
Da allora lo stemma civico si è arricchito della corona di città caratterizzata dalle classiche cinque torri.
Il territorio è compreso tra due grandi aree collinari, separate dal torrente Belbo, che rappresentano l’una le ultime propaggini del Monferrato e l’altra le prime pendici della Langa Astigiana.
Oltre il 70% del territorio comunale, che si estende su una superficie di 23,43 km², è sito in collina: la sua bellezza è stata riconosciuta patrimonio dell’UNESCO il 22 giugno 2014.
Canelli vanta origini molto antiche, Il territorio è stato interessato da cruente battaglie tra il XVI e il XVII secolo per la successione del Ducato di Monferrato. Fu posta sotto assedio nel 1613 da Carlo Gonzaga, duca di Nevérs: nonostante i continui tentativi di sfondamento le truppe monferrine non riuscirono a conquistare la città, questo anche grazie al determinante contributo offerto della popolazione che appoggio le truppe del duca di Savoia e costrinse il nemico alla ritirata. La rievocazione del celebre assedio – oggi sospesa - è andata in scena fino al 2016.
Il Comune è vocato alla viticoltura dall'antichità, e sul suo suolo hanno sede aziende vinicole note a livello internazionale fra cui Luigi Bosca, Contratto, Coppo, Gancia, Ramazzotti, Riccadonna, Tosti-Giovanni Bosca.
Nel 1865, a Canelli, venne prodotto il primo spumante italiano.
Canelli è una delle capitali mondiali del vino: nel 1756 l'intendente delle Regie Finanze, in una relazione concernente Canelli prendeva atto di una realtà consolidata ormai da molto tempo e al tempo stesso testimoniava l'inizio di una "età delloro" per l'enologia canellese , "Lo maggior frutto di questa terra egli è il vino, qual riesce delicato, dolce et perfetto, stante massime lindustria delli abitatori, quali su colli di ragionevol fruttività ne traggono il sufficiente per vivere".
L'aspetto più caratteristico che dona a Canelli una originalità, unica in Italia, è anche quello meno visibile: si tratta dell'esteso patrimonio architettonico delle cantine canellesi, vere "cattedrali sotterranee". Queste si snodano sotto tutta la città sprofondandosi per più piani nelle viscere delle colline tufacee, creando ambienti suggestivi, veri capolavori di ingegneria e architettura. Nelle navate delle "cattedrali sotterranee", ad una temperatura costante di 12-14 gradi, affidati alle amorevoli cure di "sacerdoti" che ne conoscono e custodiscono i segreti più reconditi, riposano e invecchiano i più prelibati vini canellesi.
In piazza San Tommaso troviamo la Chiesa di San Tommaso che conserva al suo interno una preziosa fonte battesimale cinquecentesca, realizzata in marmo; di fronte è visibile la barocca Chiesa dell'Annunziata.
Sul lato destro della chiesa di San Tommaso inizia una delle vie più caratteristiche e amate di Canelli: la Sternìa, ripida strada ciottolata (oggi via Villanuova) che sale lungo il borgo Villanuova fino al Castello Gancia.
Il percorso offre suggestivi punti panoramici ed è stato ulteriormente valorizzato, nel settembre 2018, con la creazione de "La Via degli Innamorati", con opere di diversi artisti ispirate agli Innamorati di Raymond Peynet che accompagnano la salita.
Proseguendo lungo la Sternia si giunge in piazza San Leonardo dove troviamo uno dei gioielli barocchi dell’Astigiano: è la Chiesa di San Rocco. Nel lapidarium della chiesa sono conservate quattro stele funebri di epoca romana rinvenute nella Valle Belbo.
Di fronte alla chiesa di San Rocco si erge la chiesa di San Leonardo, edificata nel Seicento e che conserva un monumentale organo ottocentesco.
Giunti alla cima della collina di Villanuova troviamo l’imponente Castello Gancia (prima chiamato Palazzo Scarampi Crivelli); trasformato nella seconda metà del Seicento in dimora signorile, è di proprietà della famiglia Gancia dal 1929.
Il castello, a pianta rettangolare, nel tempo ha subito diverse trasformazioni: distrutto nel Seicento dagli Spagnoli, venne restaurato nel 1676 dal marchese Ambrogio Antonio Scarampi Crivelli e poi nel 1930 dall’architetto Arturo Midana.
In frazione Santa Libera, sorge la Torre dei Contini. Un tempo segnava i confini della città, qui lo scrittore Beppe Fenoglio ha ambientato un brano del romanzo "Il partigiano Johnny" .
Sulla strada che coduce a Loazzolo, nelle vicinanze dell'agriturismo Tre Poggi è posta una panchina gigante, color giallo moscato, appartenente al circuito "Big Bench".
Fonti:
sito del Comune di Canelli: https://www.comune.canelli.at.it
sito Astigov: https://www.astigov.it/it/page/canelli
PERCORSO:
In ottemperanza a quanto disposto con Ordinanza dei Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 13 gennaio 2022 e successivi provvedimenti integrativi locali, fino alla permanenza in vigore dei divieti stabiliti degli stessi, il percorso si svolgerà su strade asfaltate.
La giornata inizia con la visita alle ore 10,00 alla Cattedrale del Vino delle cantine Bosca, dove ci sarà un piccolo assaggio finale. Successivamente ci dirigeremo verso la Torre dei Contini, dove sosteremo per il pranzo. Nel pomeriggio faremo rientro in paese, dove costeggeremo il castello Gancia e poi scenderemo lungo la via degli Innamorati e lungo la Sternia. Chi lo desidera potrà visitare le chiese.
ABBIGLIAMENTO:
E' necessario avere scarpe da trekking, giacca anti vento/anti acqua, felpa, borraccia con acqua, bastoncini telescopici (se abituati ad utilizzarli), pranzo al sacco.
RITROVO:
Tortona: presso il Green Bar (Via Vanoni) ore 07.45 – partenza tassativa ore 08.00
Canelli: Piazzale Carlo Gancia ore 09.15
in modo da avere il tempo di raccogliere le quote, formalizzare le iscrizioni dei nuovi tesserati, fare colazione ed essere davanti alle cantine Bosca puntuali per la visita delle 10.00
COSTI:
Per partecipare all'escursione è necessario essere tesserati all'Associazione "La Pietra Verde A.P.S.": la quota annua di iscrizione di Euro 10,00 può essere versata unitamente al contributo per partecipare a questa escursione.
Il modulo di adesione è scaricabile dal sito dell'Associazione al seguente indirizzo: https://www.lapietraverde.org/uploads/4/3/5/9/43593609/modulo_di_iscrizione_2022.pdf
Vi ringraziamo anticipatamente se vorrete portarlo già compilato.
L’uscita prevede un contributo di € 10,00 a persona che comprende l’accompagnamento degli Istruttori IWE dell’Associazione La Pietra Verde e la visita, con assaggio, alla Cattedrale del Vino delle Cantine Bosca.
Per chi volesse partecipare solamente alla camminata, il contributo è di € 3,00 a persona.
La quota verrà raccolta in loco al momento del ritrovo.
Prenotazioni: Sara Brondolo 347-9082551
ATTENZIONE:
Per partecipare all'escursione con visita alla Cattedrale del Vino delle Cantine Bosca è obbligatorio inviare NOME, COGNOME NUMERO DI CELLULARE AL REFERENTE DELL'ESCURSIONE, ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12.00 DI VENERDI' 8 APRILE 2022.
Per chi desiderasse partecipare solamente alla camminata, il termine per l'iscrizione è sabato 9 aprile 2022 ore 18.00.