17 maggio 2020
il castello della pietra
SENTIERO DEI CASTELLANI (GE)
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: Km 10 A/R
DISLIVELLO: m 180 DIFFICOLTÀ: E Nel Parco Regionale Naturale dell’Antola, un antico percorso alla scoperta di uno dei manieri più affascinanti e misteriosi dell’Appennino, alternando tratti panoramici e pareti di roccia scoscese a boschi umidi con emergenze floristiche di tutto rispetto. La storia Il castello della Pietra o Castello da Pria in genovese è un'antica fortificazione sita nel comune ligure di Vobbia, ubicato nell'omonima valle tributaria del torrente Scrivia. Esso è il principale e più caratteristico monumento dell'entroterra genovese, polo d'attrazione culturale e paesaggistico ed inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani. Situato in una pittoresca posizione elevata tra due speroni di conglomerato roccioso che ne costituiscono i naturali bastioni, domina la strada che fiancheggia il torrente Vobbia risalendone il corso da Isola del Cantone. È ipotizzabile che la costruzione possa essere risalente al 1100 o ad una data ancora precedente, ma fin d'ora rimane il mistero. Anticamente fin dall'epoca longobarda, vi erano i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, a cui apparteneva la zona, alcuni documenti del 1252 nominano il feudatario Opizzone della Pietra, la cui famiglia assunse tale appellativo di "della Pietra", proprio per il legame con l'ardita fortezza. Secondo i celebri Annali dello storico Caffaro di Rustico da Caschifellone già nel XIII secolo il castello presentava le stesse caratteristiche strutturali e architettoniche di quelle attuali e la sua giurisdizione comprendeva l'Alta Val Borbera travalicando il colle di San Fermo. A seguito della morte di Guglielmo della Pietra, il maniero passò di proprietà della famiglia nobiliare Spinola fino al 1518, quando fu ceduto per disposizione testamentaria agli Adorno; il testamento è datato al 7 giugno 1518 e si specifica il volere di Tolomeo Spinola in favore dei fratelli Antoniotto e Gerolamo Adorno. Prospero Adorno ne ottenne l'ufficiale investitura il 17 gennaio del 1565 e dieci anni dopo (1575) la proprietà passo nelle mani del fratello Girolamo Adorno. Nel 1579 fu espugnato da alcuni malviventi, ma venne riconquistato da Giorgio Centurione su incarico del Senato della Repubblica di Genova. Nel 1620 l'imperatore Mattia d'Asburgo lo annesse al feudo Pallavicino in val Borbera perdendo così ogni potere giurisdizionale autonomo, ma costituendo fino alla fine del Settecento una enclave tra i più grandi feudi dei Fieschi e degli Spinola. In seguito divenne proprietà dei Botta Adorno. Nel 1797, le truppe francesi giunsero sull'Appennino e, per volere di Napoleone Bonaparte, vennero soppressi i Feudi Imperiali. Il maniero fu così abbandonato dall'ultimo carismatico castellano, Michele Bisio e dopo qualche anno fu dato alle fiamme decretandone così la progressiva rovina. Il bronzo dei cannoni fu prelevato dal vescovo di Tortona per essere poi utilizzato per la fusione delle campane della chiesa di Santa Croce di Crocefieschi. I ruderi dell'antico castello restarono comunque di proprietà dei Botta Adorno fino al 1882 quando fu ceduto alla famiglia Cusani Visconti. Il 21 maggio del 1919 il proprietario Luigi Riva Cusani lo vendette a Giovanni Battista Beroldo di Vobbia. La famiglia Beroldo lo donò poi al Comune di Vobbia nel 1979. Nel 1981, due anni dopo la cessione verso il comune vobbiese, la provincia di Genova, su stimolo del Centro Studi Storici per l'Alta Valle Scrivia (Busalla), avviò diversi interventi di restauro recuperando le antiche macerie ed effettuando rilievi per comprendere meglio l'intera struttura nel suo complesso. Dal 2008 il castello è gestito dall'Ente Parco dell'Antola che tramite la Cooperativa "Castello della Pietra" organizza visite guidate nel periodo aprile-ottobre ed un programma di manifestazioni storiche nel periodo estivo, durante il quale funziona anche un punto ristoro che promuove i prodotti tipici del Parco. Il percorso Dal paese di Vobbia m 473 s.l.m. si avanza su strada asfaltata in direzione nord, fino alla località Torre m 490 s.l.m., dove imbocchiamo alla nostra destra, una mulattiera contrassegnata con il segnavia croce gialla. Si prosegue in leggera salita fino a raggiungere uno sperone di roccia chiamato “ Poggetto”, con una bella visuale sul paese di Vobbia, proseguendo il nostro cammino, incontriamo prima un secchereggio che serviva per l’essicazione delle castagne e subito dopo, uno spiazzo che un tempo era una carbonaia. Attraversiamo bellissimi boschi, misti e di castagno, superiamo una piccola area attrezzata e proseguiamo sempre su sentiero incontrando variegati tipi di vegetazione, per raggiungere infine al cospetto del castello. Il castello della pietra è visitabile dal 1993, da scavi effettuati sono state riportate alla luce cisterne, segrete, nicchie, scale, l'ampia sala coperta a vela e i camminamenti con ampio panorama sulla valle. Abbigliamento: E' necessario avere: scarponcini da trekking; giacca anti vento; borraccia con acqua; bastoncini telescopici se abituati ad usarli; pranzo al sacco. Spostamento in auto Referente: Enrico 342.5757220 Attenzione: per prenotare inviare nome, cognome e numero di telefono Partenza: ore 8,15 a Brignano Frascata (AL) ore 8,30 a Tortona (AL) oppure: ore 9,30 a Vobbia (GE) |
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