LE LEGGENDE DELLE 4 PROVINCE:
LA DONNA DI AVI
18 novembre del 1880. Sono le 17:20 e, nel piccolo borgo in sasso di Avi, sta calando la notte. Dal poggio più alto sopra il paese si scorge nel cielo una costellazione particolare: sono due pianeti che, insieme al sottile spicchio di luna crescente, formano una striscia trasversale, quasi a dare forma ad una alabarda o picca. Verso il basso, poco sotto il paese, tra la spaccatura nella puddinga formata nei milioni di anni dal Rio Avi, la nebbia sta salendo e tutti gli abitanti del piccolo nucleo abitativo sanno che è l’ora di sprangare le porte. Le abitazioni edificate dagli abitanti con le proprie mani sono dotate di un uscio molto robusto in legno di castagno stagionato e, anche se prive di serratura, una volta chiuse dall’interno è impossibile aprirle dall’esterno.
Nelle precedenti notti estive, dopo la mezzanotte, un uomo soprannominato il “viandante” attraversa le strette vie del paese suonando un vecchio strumento musicale che ricorda vagamente i campanacci delle mucche e questo viene compiuto tutte le notti come gesto tranquillizzante. Tutte le notti d’estate, ma non quelle invernali… Nelle notti invernali tutti sono rinchiusi in casa, anche il viandante; le vie sono buie e solo le flebili luci delle lanterne all’interno delle abitazioni vengono tenute accese fino alle prime luci del mattino. |
Novembre è un mese freddo ad Avi, spesso nevica ed il gelo fa presto ad attanagliare queste vie rendendole impraticabili a chiunque provi ad attraversarle. Eppure, ogni uomo o donna, anziano o bambino del piccolo borgo sa che qualcuno nelle gelide notti invernali è là fuori ed è seduto sul grande sasso di calcare sotto il vecchio e secolare castagno. E’ una figura alta e scura, che indossa un lungo velo nero e stracciato; la si intravede avvolta nel gelo e nella nebbia e, in alcune notti particolarmente gelide, si percepisce la sua presenza quando il ghiaccio che attanaglia questo paese si penetra nelle ossa degli abitanti. Nel voltone in pietra della prima abitazione è incisa una scritta: Ricorda, abbassa il capo, chiudi gli occhi e non voltarti mai, perché alle tue spalle più vicino di quello che pensi c’è lei… LA DONNA DI AVI!