15 OTTOBRE 2023
LA TOMBA DI ALERAMO primo Marchese del Monferrato,
ED IL CHIOSTRO DELL’ANTICA ABBAZIA
IL SENTIERO CAI DELLE TRE PIEVI
LA BIG BENCH 91
LE SCULTURE FOSSILI N.1 E N.17 DI“TERREMERSE” (ed incontro con l’autrice)
I VINI DELL’AZIENDA VITIVINICOLA BILETTA (con degustazione)
l’INFERNOT DELLA CASA DEL REDUCE
GRAZZANO BADOGLIO (AL)
uscita in pullman – n.32 posti disponibili
ATTENZIONE: Ricordiamo a tutti che, per partecipare all’uscita, occorre essere tesserati
all’Associazione La Pietra Verde E.T.S. (costo € 10.00 l’anno)
Lunghezza dell’itinerario: km 12 circa
Dislivello totale in salita: m. 230
Dislivello totale in discesa: m. 230
Altitudine massima: m 340 s.l.m.
Difficoltà: T adatto a tutti
Durata: dalle 08.30 alle 18.30 circa (orario di arrivo a Tortona)
Punti rifornimento acqua: Grazzano Badoglio presso l’area pic nic, presso la chiesa e presso il cimitero
Fondo: sterrato, asfalto
Grazzano Badoglio, comune collinare situato a nord-est di Asti ed ai confini della provincia di Alessandria, vanta una storia pluri millenaria, che parte dal 125 A.C.. Sembra che le compagini dell’impero romano siano arrivate nelle terre monferrine intorno al 125 a.C. e qui il legionario GRATIUS si distinse per meriti militari e fu ricompensato con la concessione di questo appezzamento di terra, che da lui prese il nome.
La conferma storica delle origini romane è conservata nella vecchia casa parrocchiale: una stele funeraria datata al II sec. d.C. che un tale Titius Vettius Hermes, seplasarius, ovvero profumiere,
Liberto di Tito, fece incidere ancora in vita, per ricordare che avrebbe concesso il reddito dei suoi possedimenti in Grazzano, alla sua morte, in cambio dello spargimento di petali di rosa “ogni anno e per sempre” sulla sua tomba, nel giorno del suo compleanno.
L’altra leggenda che popola le storie su Grazzano è di origine medievale ed è legata al mitico personaggio di ALERAMO, primo Marchese del Monferrato.
Figlio di nobili di origine germanica, venne alla luce nel nostro Monferrato, sulla strada che portava i genitori in pellegrinaggio verso Roma. Fu affidato alle cure di una balia, ma i due non fecero più ritorno.
Il piccolo Aleramo venne allora cresciuto come un nobile scudiero, probabilmente dai castellani di Sezzadio e partì, una volta pronto, in appoggio dell’imperatore Ottone I, sceso in Italia a metà del ‘900. Presso la corte, Aleramo conobbe e si innamorò, ricambiato, della bella Adelasia, figlia di Ottone. Consci dell’impossibilità del loro amore, fuggirono con un cavallo bianco ed uno rosso (da qui lo stemma degli Aleramici). I due vissero umilmente e lavorarono nei pressi di Albenga per qualche anno. Ma quando Ottone I ebbe di nuovo bisogno di rinforzi, Aleramo tornò anonimamente
in battaglia, riuscendo anche a liberare il nipote rapito dell’imperatore. Quest’ultimo volle conoscere l’identità del nobile cavaliere, che si vide costretto a confessare tutto.
Dopo un lungo racconto, l’imperatore lo abbracciò e riunì a sé la nuova famiglia che nel frattempo si era allargata.
In seguito Ottone decise di concedere il titolo di Marchese al genero ed ai nipoti ed il possesso di tutte le terre delle quali Aleramo fosse riuscito a tracciare il confine a cavallo, in tre giorni e tre notti.
Il giovane partì dunque con tre cavalli senza mai concedersi una sosta, ma al secondo giorno un cavallo perse un ferro in una zona disabitata e priva quindi di fabbri. Aleramo senza scoraggiarsi prese un mattone, “Mun” in volgare piemontese, e lo usò per rimettere in sesto il ferro, “Frrha”.
Coprì un perimetro di 400 chilometri che prese dunque il nome di Monferrato. In seguito a queste imprese, il marchese Aleramo fondò a Grazzano l’abbazia affidata alle cure dei benedettini e le donò cospicui beni.
Fonte: https://www.destinazionemonferrato.it/grazzano-badoglio-storie-e-leggende-del-monferrato/
Secondo la tradizione, le sue spoglie riposano nella Cappella del Rosario dell’attuale chiesa parrocchiale, sovrastate dall'affresco attribuito a Guglielmo Caccia, detto Il Moncalvo, in cui Aleramo viene rappresentato orante.
La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Vittore e Corona, ospita una Madonna Immacolata dipinta da Guglielmo Caccia, “la morte di San Francesco Saverio” di Andrea Pozzo, ed un dipinto della Madonna rivestita di una manto rosa sempre del Moncalvo.
Nel 1938 “Grazzano Monferrato” venne denominato “Grazzano Badoglio” dal podestà fascista, in onore del maresciallo d'Italia Pietro Badoglio, che vi nacque (nel 1871) e morì (nel 1956). Nella casa natale del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio è stato istituito il “Museo Storico Badogliano” , raccolta di materiali e collezioni che documentano la vita di un personaggio che, pur tra polemiche e controversie, è stato protagonista di mezzo secolo di storia d’Italia.
In questo territorio votato alla vitivinicoltura, presso l’Azienda Vitivinicola Biletta è stata installata la prima opera dell’artista locale Giorgia Sanlorenzo, ideatrice del progetto “Terremerse”. Le sue sculture ci ricordano che un tempo il territorio era sommerso da un mare, il bacino ligure-piemontese, molto popolato: questi abitanti marini, realizzati in ferro, oggi rivivono fra i filari dei vigneti che, su morbide colline, ricordano con il loro movimento ondulatorio l’antico mare.
“Terremerse” nasce dalla voglia di creare qualcosa di esteticamente bello per il territorio ma che al tempo stesso lo valorizzi e lo promuova.
Fonte: https://www.terremersemonferrato.it/chi-siamo/
Su queste colline molto panoramiche, non poteva mancare una Big Bench dalla quale ammirare il terriorio: nei vigneti dell’Azienda Agricola dei fratelli Luigi, Celestino e Marisa Botto nel luglio 2020 è stata inaugurata la Big Bench n.91, rossa, dedicata ad Alasia, “ Dall’alto del colle questa panchina invita a volgere lo sguardo su Grazzano, incastonata tra le sue colline e sull’antica Abbazia dove risposa Aleramo, primo marchese del Monferrato. Per amore della bellissima Alasia, la principessa figlia dell’imperatore Ottone I di Germania, Aleramo diede inizio alla storia della nostra terra. Gli furono concesse per essersi distinto in battaglia tutte le terre che fosse riuscito a
circoscrivere cavalcando tre giorni e tre notti. Durante la folle corsa di cavallo Aleramo perse un ferro e per ribatterlo in fretta il cavaliere usò un mattone. Nacque così il Monferrato: ferrato con un mattone (in Monferrato ‘mon’)”.
In questo splendido territorio, il sentiero CAI delle tre pievi è un percorso panoramico che raggiunge tre piccole chiesette di campagna: San Sebastiano, San Salvatore e San Martino.
https://www.caiasti.it/component/k2/item/233-sentiero-delle-tre-pievi-grazzano-badoglio.html
Un manufatto tipico della zona è l’”infernot”, piccola camera sotterranea, scavata nell’arenaria, senza luce ed aerazione, utilizzata per custodire il vino imbottigliato. Le sue caratteristiche di temperatura e umidità costanti consentono l’ottima conservazione delle bottiglie più preziose ed anche Grazzano Badoglio ha il suo infernot, restaurato nel 2016, fruibile, che visitermo presso la Casa del Reduce.
Punto di partenza e di arrivo della nostra escursione sarà l’Azienda Vitivinicola BILETTA, il cui logo rappresenta Aleramo del Monferrato. L’Azienda ha una storia centenaria: fu fondata dal bisnonno Pietro (Bis Peder in dialetto locale, dal quale prende il nome l’adiacente Agriturismo) nei primi Anni del 900 ed oggi sono Dario ed Edoardo, quarta e quinta generazione, a condurre l’azienda e ad accogliere in cantina. L’Azienda produce grandi vini quali Albarossa, Grignolino, Barbera, Malvasia DOC di Casorzo, per citarne alcuni, che l’adiacente Agriturismo Bispeder abbina sapientemente alle portate cucinate.
IL PERCORSO
La giornata inizierà alle presso l’Azienda Vitivinicola Biletta, nella cui vigna alle 09.30 ci attenderà l’artista Giorgia Sanlorenzo. Qui installò la scultura fossile n.1 di “Terremerse”, 7 pesciolini che nuotano fra i filari come fra le onde del mare e ci accompagnano alla scoperta di meravigliosi panorami. Giorgia ci racconterà qualche curiosità in più sul progetto “Terremerse” (per
chi non avesse avuto l’opportunità di partecipare all’uscita di Casorzo del 5 marzo 2023,
consigliamo vivamente di non perdere questa occasione).
Ai partecipanti verrà fornita la cartolina di Terremerse, sulla quale attaccare i francobolli delle sculture visitate in giornata.
Partendo dall’Azienda Vitivinicola Biletta, scenderemo verso il letto del torrente Grana, per poi risalire verso le Cascine Piccinini, dove scorgeremo la prima delle tre Pievi: la graziosa chiesetta dedicata a San Martino. Proseguiremo alla volta del centro abitato di Grazzano Badoglio, dove raggiungeremo la scultura n.17 di Terremerse (famiglia di 5 pesci), per poi dirigerci verso la Chiesa Parrocchiale, dove ci attende la visita guidata: qui vedremo la tomba di Aleramo, il chiostro e sarà possibile fruire dei serivizi igienici.
Scendendo dalla chiesa, troveremo i servizi igienici nella piazza del Comune e ci dirigeremo verso l’area pic nic, dove consumeremo il pranzo al sacco. Per il caffè ci sposteremo presso il Circolo Casa del Reduce in via Mazzini, dove ci alterneremo nella visita all’infernot.
Riprenderemo il cammino in direzione della seconda delle tre Pievi: la chiesa di San Sebastiano, per poi proseguire verso il cimitero (sul cui piazzale sosteremo qualche attimo presso il parco della rimembranza) e, da qui, raggiungeremo la Big Bench n.91.
Attraverseremo la strada provinciale in prossimità del pilone votivo dedicato a San Bernardo. Da qui proseguiremo in direzione delle Cascine Napoli, con una piccola sosta nella vigna con le matite colorate e la grande sedia. In breve ma erta salita, raggiungeremo la terza delle tre Pievi: la piccola cappella dedicata a San Salvatore posta sul cocuzzolo panoramico.
Torneremo quindi all’Azienda Vitivinicola Biletta dove, intorno alle 16.00 – 16.30, verrà effettuata la degustazione dei vini di produzione dell’Azienda, accompagnati da salumi e formaggi.
Indicativamente la degustazione terminerà intorno alle 17.30
ABBIGLIAMENTO ED ATTREZZATURA
E' necessario avere scarpe da trekking con fondo anti scivolo, k-way, felpa, acqua, pantaloni lunghi per evitare il contatto con l’erba, bastoncini da trekking.
RITROVO
Tortona: autostazione dei pullman (a fianco alla stazione FF.SS.)
ritrovo ore 08.00 – partenza ore 08.15 puntuali
inizio attività ore 09.30.
COSTI
Per partecipare all'escursione è necessario essere tesserati all'Associazione La Pietra Verde E.T.S.; la quota annua di iscrizione di Euro 10,00
modulo_di_iscrizione_2023.pdf
L’uscita prevede un costo di Euro 38,00 a persona, che comprende:
- spostamento in pullman da Tortona a Casorzo e ritorno
- incontro con l’artista Giorgia Sanlorenzo
- cartolina di Terremerse
- visita guidata alla tomba di Aleramo ed al chiostro millenario dell’abbazia
- degustazione di vini presso l’Azienda Vitivinicola Biletta
- visita all’infernot della Casa del Reduce.
Prenotazioni entro venerdì 13 ottobre 2023 - POSTI DISPONIBILI 32
Per esigenze organizzative, la quota è fissa: presso l’Azienda Biletta i salumi e formaggi che accompagnano la degustazione, verranno preparati per tutti i partecipanti all’uscita.
N.B. in caso di pioggia l’uscita verrà realizzata ugualmente (la visita alla chiesa, all’infernot, all’Azienda Vitivinicola Biletta sono al coperto) ed in sostituzione del pranzo al sacco, verrà proposto menù a prezzo fisso, concordato con l’Agrimacelleria Quinto Quarto di Grazzano Badoglio.
ATTENZIONE:
PER PRENOTARSI ALL'ESCURSIONE:
1- VERIFICARE LA DISPONIBILITA' DI POSTI CONTATTANDO IL REFERENTE DELL'USCITA
2- OTTENUTA LA CONFERMA DELLA DISPONIBILITA' DEI POSTI, EFFETTUARE IL PAGAMENTO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE
3- INVIARE LA RICEVUTA DEL VERSAMENTO AL REFERENTE DELL' USCITA - SOLO A QUESTO PUNTO LA PRENOTAZIONE è CONSIDERATA VALIDA
NON E' SUFFICIENTE LA TELEFONATA PER CONSIDERARSI PRENOTATI!!
SE DOPO LA VERIFICA DELLA DISPONIBILITA DEI POSTI VI ATTARDATE AD EFFETTUARE IL PAGAMENTO, L'ORGANIZZAZIONE POTREBBE TROVARSI NELLA CONDIZIONE DI NON ACCETTARE LA VOSTRA PRENOTAZIONE PER SOPRAGGIUNTA CAPIENZA DEI POSTI DISPONIBILI (in tal caso la cifra versata verrà totalmente rimborsata).
I versamenti si possono effettuare con le seguenti modalità:
1 - VERSAMENTO TRAMITE BONIFICO BANCARIO: La Pietra Verde E.T.S. - INTESA SAN PAOLO Filiale di Monleale (AL)
IBAN: IT78Y0306948391100000000833
2 - VERSAMENTO TRAMITE POSTA: PostePay numero tessera: 5333 1711 6888 7756
L'Associazione rimborserà totalmente la cifra versata solo in caso di sostituzione della persona prenotata.
Referente: Sara Brondolo 347-9082551 (dal 10 al 19 settembre 2023 non sarà raggiungibile la linea telefonica, ma sarà attiva la messaggistica su Whatsapp)
Dislivello totale in salita: m. 230
Dislivello totale in discesa: m. 230
Altitudine massima: m 340 s.l.m.
Difficoltà: T adatto a tutti
Durata: dalle 08.30 alle 18.30 circa (orario di arrivo a Tortona)
Punti rifornimento acqua: Grazzano Badoglio presso l’area pic nic, presso la chiesa e presso il cimitero
Fondo: sterrato, asfalto
Grazzano Badoglio, comune collinare situato a nord-est di Asti ed ai confini della provincia di Alessandria, vanta una storia pluri millenaria, che parte dal 125 A.C.. Sembra che le compagini dell’impero romano siano arrivate nelle terre monferrine intorno al 125 a.C. e qui il legionario GRATIUS si distinse per meriti militari e fu ricompensato con la concessione di questo appezzamento di terra, che da lui prese il nome.
La conferma storica delle origini romane è conservata nella vecchia casa parrocchiale: una stele funeraria datata al II sec. d.C. che un tale Titius Vettius Hermes, seplasarius, ovvero profumiere,
Liberto di Tito, fece incidere ancora in vita, per ricordare che avrebbe concesso il reddito dei suoi possedimenti in Grazzano, alla sua morte, in cambio dello spargimento di petali di rosa “ogni anno e per sempre” sulla sua tomba, nel giorno del suo compleanno.
L’altra leggenda che popola le storie su Grazzano è di origine medievale ed è legata al mitico personaggio di ALERAMO, primo Marchese del Monferrato.
Figlio di nobili di origine germanica, venne alla luce nel nostro Monferrato, sulla strada che portava i genitori in pellegrinaggio verso Roma. Fu affidato alle cure di una balia, ma i due non fecero più ritorno.
Il piccolo Aleramo venne allora cresciuto come un nobile scudiero, probabilmente dai castellani di Sezzadio e partì, una volta pronto, in appoggio dell’imperatore Ottone I, sceso in Italia a metà del ‘900. Presso la corte, Aleramo conobbe e si innamorò, ricambiato, della bella Adelasia, figlia di Ottone. Consci dell’impossibilità del loro amore, fuggirono con un cavallo bianco ed uno rosso (da qui lo stemma degli Aleramici). I due vissero umilmente e lavorarono nei pressi di Albenga per qualche anno. Ma quando Ottone I ebbe di nuovo bisogno di rinforzi, Aleramo tornò anonimamente
in battaglia, riuscendo anche a liberare il nipote rapito dell’imperatore. Quest’ultimo volle conoscere l’identità del nobile cavaliere, che si vide costretto a confessare tutto.
Dopo un lungo racconto, l’imperatore lo abbracciò e riunì a sé la nuova famiglia che nel frattempo si era allargata.
In seguito Ottone decise di concedere il titolo di Marchese al genero ed ai nipoti ed il possesso di tutte le terre delle quali Aleramo fosse riuscito a tracciare il confine a cavallo, in tre giorni e tre notti.
Il giovane partì dunque con tre cavalli senza mai concedersi una sosta, ma al secondo giorno un cavallo perse un ferro in una zona disabitata e priva quindi di fabbri. Aleramo senza scoraggiarsi prese un mattone, “Mun” in volgare piemontese, e lo usò per rimettere in sesto il ferro, “Frrha”.
Coprì un perimetro di 400 chilometri che prese dunque il nome di Monferrato. In seguito a queste imprese, il marchese Aleramo fondò a Grazzano l’abbazia affidata alle cure dei benedettini e le donò cospicui beni.
Fonte: https://www.destinazionemonferrato.it/grazzano-badoglio-storie-e-leggende-del-monferrato/
Secondo la tradizione, le sue spoglie riposano nella Cappella del Rosario dell’attuale chiesa parrocchiale, sovrastate dall'affresco attribuito a Guglielmo Caccia, detto Il Moncalvo, in cui Aleramo viene rappresentato orante.
La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Vittore e Corona, ospita una Madonna Immacolata dipinta da Guglielmo Caccia, “la morte di San Francesco Saverio” di Andrea Pozzo, ed un dipinto della Madonna rivestita di una manto rosa sempre del Moncalvo.
Nel 1938 “Grazzano Monferrato” venne denominato “Grazzano Badoglio” dal podestà fascista, in onore del maresciallo d'Italia Pietro Badoglio, che vi nacque (nel 1871) e morì (nel 1956). Nella casa natale del Maresciallo d’Italia Pietro Badoglio è stato istituito il “Museo Storico Badogliano” , raccolta di materiali e collezioni che documentano la vita di un personaggio che, pur tra polemiche e controversie, è stato protagonista di mezzo secolo di storia d’Italia.
In questo territorio votato alla vitivinicoltura, presso l’Azienda Vitivinicola Biletta è stata installata la prima opera dell’artista locale Giorgia Sanlorenzo, ideatrice del progetto “Terremerse”. Le sue sculture ci ricordano che un tempo il territorio era sommerso da un mare, il bacino ligure-piemontese, molto popolato: questi abitanti marini, realizzati in ferro, oggi rivivono fra i filari dei vigneti che, su morbide colline, ricordano con il loro movimento ondulatorio l’antico mare.
“Terremerse” nasce dalla voglia di creare qualcosa di esteticamente bello per il territorio ma che al tempo stesso lo valorizzi e lo promuova.
Fonte: https://www.terremersemonferrato.it/chi-siamo/
Su queste colline molto panoramiche, non poteva mancare una Big Bench dalla quale ammirare il terriorio: nei vigneti dell’Azienda Agricola dei fratelli Luigi, Celestino e Marisa Botto nel luglio 2020 è stata inaugurata la Big Bench n.91, rossa, dedicata ad Alasia, “ Dall’alto del colle questa panchina invita a volgere lo sguardo su Grazzano, incastonata tra le sue colline e sull’antica Abbazia dove risposa Aleramo, primo marchese del Monferrato. Per amore della bellissima Alasia, la principessa figlia dell’imperatore Ottone I di Germania, Aleramo diede inizio alla storia della nostra terra. Gli furono concesse per essersi distinto in battaglia tutte le terre che fosse riuscito a
circoscrivere cavalcando tre giorni e tre notti. Durante la folle corsa di cavallo Aleramo perse un ferro e per ribatterlo in fretta il cavaliere usò un mattone. Nacque così il Monferrato: ferrato con un mattone (in Monferrato ‘mon’)”.
In questo splendido territorio, il sentiero CAI delle tre pievi è un percorso panoramico che raggiunge tre piccole chiesette di campagna: San Sebastiano, San Salvatore e San Martino.
https://www.caiasti.it/component/k2/item/233-sentiero-delle-tre-pievi-grazzano-badoglio.html
Un manufatto tipico della zona è l’”infernot”, piccola camera sotterranea, scavata nell’arenaria, senza luce ed aerazione, utilizzata per custodire il vino imbottigliato. Le sue caratteristiche di temperatura e umidità costanti consentono l’ottima conservazione delle bottiglie più preziose ed anche Grazzano Badoglio ha il suo infernot, restaurato nel 2016, fruibile, che visitermo presso la Casa del Reduce.
Punto di partenza e di arrivo della nostra escursione sarà l’Azienda Vitivinicola BILETTA, il cui logo rappresenta Aleramo del Monferrato. L’Azienda ha una storia centenaria: fu fondata dal bisnonno Pietro (Bis Peder in dialetto locale, dal quale prende il nome l’adiacente Agriturismo) nei primi Anni del 900 ed oggi sono Dario ed Edoardo, quarta e quinta generazione, a condurre l’azienda e ad accogliere in cantina. L’Azienda produce grandi vini quali Albarossa, Grignolino, Barbera, Malvasia DOC di Casorzo, per citarne alcuni, che l’adiacente Agriturismo Bispeder abbina sapientemente alle portate cucinate.
IL PERCORSO
La giornata inizierà alle presso l’Azienda Vitivinicola Biletta, nella cui vigna alle 09.30 ci attenderà l’artista Giorgia Sanlorenzo. Qui installò la scultura fossile n.1 di “Terremerse”, 7 pesciolini che nuotano fra i filari come fra le onde del mare e ci accompagnano alla scoperta di meravigliosi panorami. Giorgia ci racconterà qualche curiosità in più sul progetto “Terremerse” (per
chi non avesse avuto l’opportunità di partecipare all’uscita di Casorzo del 5 marzo 2023,
consigliamo vivamente di non perdere questa occasione).
Ai partecipanti verrà fornita la cartolina di Terremerse, sulla quale attaccare i francobolli delle sculture visitate in giornata.
Partendo dall’Azienda Vitivinicola Biletta, scenderemo verso il letto del torrente Grana, per poi risalire verso le Cascine Piccinini, dove scorgeremo la prima delle tre Pievi: la graziosa chiesetta dedicata a San Martino. Proseguiremo alla volta del centro abitato di Grazzano Badoglio, dove raggiungeremo la scultura n.17 di Terremerse (famiglia di 5 pesci), per poi dirigerci verso la Chiesa Parrocchiale, dove ci attende la visita guidata: qui vedremo la tomba di Aleramo, il chiostro e sarà possibile fruire dei serivizi igienici.
Scendendo dalla chiesa, troveremo i servizi igienici nella piazza del Comune e ci dirigeremo verso l’area pic nic, dove consumeremo il pranzo al sacco. Per il caffè ci sposteremo presso il Circolo Casa del Reduce in via Mazzini, dove ci alterneremo nella visita all’infernot.
Riprenderemo il cammino in direzione della seconda delle tre Pievi: la chiesa di San Sebastiano, per poi proseguire verso il cimitero (sul cui piazzale sosteremo qualche attimo presso il parco della rimembranza) e, da qui, raggiungeremo la Big Bench n.91.
Attraverseremo la strada provinciale in prossimità del pilone votivo dedicato a San Bernardo. Da qui proseguiremo in direzione delle Cascine Napoli, con una piccola sosta nella vigna con le matite colorate e la grande sedia. In breve ma erta salita, raggiungeremo la terza delle tre Pievi: la piccola cappella dedicata a San Salvatore posta sul cocuzzolo panoramico.
Torneremo quindi all’Azienda Vitivinicola Biletta dove, intorno alle 16.00 – 16.30, verrà effettuata la degustazione dei vini di produzione dell’Azienda, accompagnati da salumi e formaggi.
Indicativamente la degustazione terminerà intorno alle 17.30
ABBIGLIAMENTO ED ATTREZZATURA
E' necessario avere scarpe da trekking con fondo anti scivolo, k-way, felpa, acqua, pantaloni lunghi per evitare il contatto con l’erba, bastoncini da trekking.
RITROVO
Tortona: autostazione dei pullman (a fianco alla stazione FF.SS.)
ritrovo ore 08.00 – partenza ore 08.15 puntuali
inizio attività ore 09.30.
COSTI
Per partecipare all'escursione è necessario essere tesserati all'Associazione La Pietra Verde E.T.S.; la quota annua di iscrizione di Euro 10,00
modulo_di_iscrizione_2023.pdf
L’uscita prevede un costo di Euro 38,00 a persona, che comprende:
- spostamento in pullman da Tortona a Casorzo e ritorno
- incontro con l’artista Giorgia Sanlorenzo
- cartolina di Terremerse
- visita guidata alla tomba di Aleramo ed al chiostro millenario dell’abbazia
- degustazione di vini presso l’Azienda Vitivinicola Biletta
- visita all’infernot della Casa del Reduce.
Prenotazioni entro venerdì 13 ottobre 2023 - POSTI DISPONIBILI 32
Per esigenze organizzative, la quota è fissa: presso l’Azienda Biletta i salumi e formaggi che accompagnano la degustazione, verranno preparati per tutti i partecipanti all’uscita.
N.B. in caso di pioggia l’uscita verrà realizzata ugualmente (la visita alla chiesa, all’infernot, all’Azienda Vitivinicola Biletta sono al coperto) ed in sostituzione del pranzo al sacco, verrà proposto menù a prezzo fisso, concordato con l’Agrimacelleria Quinto Quarto di Grazzano Badoglio.
ATTENZIONE:
PER PRENOTARSI ALL'ESCURSIONE:
1- VERIFICARE LA DISPONIBILITA' DI POSTI CONTATTANDO IL REFERENTE DELL'USCITA
2- OTTENUTA LA CONFERMA DELLA DISPONIBILITA' DEI POSTI, EFFETTUARE IL PAGAMENTO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE
3- INVIARE LA RICEVUTA DEL VERSAMENTO AL REFERENTE DELL' USCITA - SOLO A QUESTO PUNTO LA PRENOTAZIONE è CONSIDERATA VALIDA
NON E' SUFFICIENTE LA TELEFONATA PER CONSIDERARSI PRENOTATI!!
SE DOPO LA VERIFICA DELLA DISPONIBILITA DEI POSTI VI ATTARDATE AD EFFETTUARE IL PAGAMENTO, L'ORGANIZZAZIONE POTREBBE TROVARSI NELLA CONDIZIONE DI NON ACCETTARE LA VOSTRA PRENOTAZIONE PER SOPRAGGIUNTA CAPIENZA DEI POSTI DISPONIBILI (in tal caso la cifra versata verrà totalmente rimborsata).
I versamenti si possono effettuare con le seguenti modalità:
1 - VERSAMENTO TRAMITE BONIFICO BANCARIO: La Pietra Verde E.T.S. - INTESA SAN PAOLO Filiale di Monleale (AL)
IBAN: IT78Y0306948391100000000833
2 - VERSAMENTO TRAMITE POSTA: PostePay numero tessera: 5333 1711 6888 7756
L'Associazione rimborserà totalmente la cifra versata solo in caso di sostituzione della persona prenotata.
Referente: Sara Brondolo 347-9082551 (dal 10 al 19 settembre 2023 non sarà raggiungibile la linea telefonica, ma sarà attiva la messaggistica su Whatsapp)