21-22 marzo 2020
il sentiero alto delle 5 terre
da levanto a portovenere (sp)
Conosciuto anche come "Alta Via delle Cinque Terre", questo percorso corrisponde al sentiero n. 1 del CAI della Spezia: un itinerario pedonale che, nel nostro caso, parte da Levanto e termina a Portovenere. È un percorso magnifico di “mezza costa” che attraversa un’incredibile varietà di paesaggi e vegetazioni con panorami scenografici sulle Cinque Terre, sul Golfo di La Spezia e le Isole Palmaria e Gorgona.
Il tragitto sale in quota fino a raggiungere gli 800 metri per poi ridiscendere a quota zero (Portovenere). Un percorso impegnativo, ma accessibile a tutti con un minimo di allenamento. Pur seguendo il crinale, infatti, non tocca mai le vette per non costringere a faticosi saliscendi, passa sopra tutte le selle ed evita le punte, aggirandole solitamente lato mare. Proprio per questa sua caratteristica alcuni tratti sono stati inclusi in carrarecce e strade asfaltate. 1° giorno Lunghezza dell’itinerario: km 13 Dislivello in salita: m 785 circa Dislivello in discesa: m 310 circa Difficoltà: E (per escursionisti con un minimo di allenamento) Il percorso che seguiremo si sviluppa praticamente all’interno del promontorio di Punta Mesco, cioè il tratto di costa che separa Levanto da Monterosso, il borgo più occidentale delle Cinque Terre. Dalla stazione FS, proseguiamo in direzione Sud, attraversando in parte la cittadina, per poi risalire, seguendo il segnavia n 1, verso il Castello di San Giorgio, ricostruzione genovese dei sec. XV-XVI dell’originale castello dei Malaspina. Si prosegue in leggera salita tra uliveti per giungere nei pressi del Ristorante La Giada del Mesco, per poi arrivare alle Case San Carlo e poi alla Roccia Spaccata, scoglio a picco sul mare con meravigliosa vista verso ponente. Si avanza tra saliscendi, incontrando Case Lovara e successivamente il bivio per Monte Focone. Sempre tra saliscendi, raggiungiamo Punta Mesco, dove sorgono le rovine della trecentesca chiesa di S. Antonio Abate. Da questo luogo il panorama è spettacolare sia a ponente che a levante. Risaliamo sempre in leggera salita, aggirando il Monte Focone, per raggiungere Colla dei Bagari m 361 slm; proseguendo il percorso, scavalchiamo i monti Montenegro, Rossini e Molinelli. Ora una bella discesa ci porta a Colle di Gritta m 330 slm, dove incrociamo la strada asfaltata che seguiremo per circa 2 km, fino al Santuario di Soviore m 465 s.l.m. Punto tappa per escursionisti e crocevia di alcuni tra i sentieri più suggestivi del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Soviore offre ai visitatori un’oasi di silenzio e spiritualità con panorami inediti: da Monterosso alla valle di Levanto e, nelle giornate più terse, dalla Corsica al Monviso, fino alle Alpi Marittime. Soviore è il Santuario Mariano più antico ed uno dei più importanti della Liguria, citato in un documento del 1225. La chiesa ebbe impulso all’epoca della Peste Nera (1348), durante il quale si attrezzò come ricovero per pellegrini. All’interno sono conservati ex voto un antico organo Agati e una statua lignea della Madonna di origine nord europea (XV Sec.). Cipressi e lecci secolari incorniciano il complesso di edifici. Qui si venera, da oltre milleduecento anni, un’immagine di Nostra Signora, famosa per i suoi miracoli e per l’assiduità e il numero dei pellegrini che lo frequentano. L’immagine, una statua di legno in un unico blocco, rappresentante la Santissima Vergine seduta con il Figlio morto tra le braccia. 2° giorno Lunghezza dell’itinerario: km 22 Dislivello in salita m 795 circa Dislivello in discesa m 1265 circa Difficoltà: E (per escursionisti con un minimo di allenamento) Dal Santuario della Madonna di Soviore, proseguiamo in direzione Sud su strada provinciale per circa 1 chilometro e mezzo, fino alla località termine m 542 slm, per poi imboccare un sentiero che ci inoltra nella valle del Gaggiolo. La passeggiata è piuttosto dolce ed immersa in un bel bosco di pini e castagni, interessante in questo luogo è stato il ritrovamento di una tomba ligure a forma di cassetta risalente al II secolo a. C. Si prosegue su sterrata verso la sella del Monte Malpertuso, toccando la quota più alta di tutto il percorso (m 815 slm) e raggiungiamo la Sella della Cigoletta, Sella Marvede e Sella Malpertuso. Il sentiero si inoltra nella macchia mediterranea sotto il crinale fino al Monte Capri (m 785 slm), in seguito la Sella La Croce e il Monte Grosso (m 665 slm). Proseguiamo su ampia strada sterrata con panorami meravigliosi sulle Cinque Terre, su percorso pianeggiante fino al bivio Bramapane e successivamente al Colle Telegrafo (m 531 slm). Si avanza sempre su sterrata incontrando in questa zona la "Palestra nel Verde", un percorso di 2,5 km nel bosco dove si incontrano anche splendidi esemplari di quercia da sughero. Deviando per 500 m., sul sentiero 504 (ex n. 4), che collega Biassa a Schiara, nella zona della Crocetta, a 482 m di quota, si trova il menhir di Tramonti. E' un masso alto 2,5 m conficcato verticalmente nel terreno e sormontato da una croce di ferro, risalente probabilmente all'Età del Bronzo e avvolto da numerose leggende. La più famosa narra che una notte di un tempo imprecisato dei viandanti stanchi sostarono qui e accesero un fuoco per riposare e scaldarsi. All'improvviso il vento cominciò ad alzarsi, fino a diventare assordante. Ad un certo punto il fuoco si spense e al suo posto comparve il diavolo in persona, che scacciò i viandanti terrorizzati, rei di aver invaso il suo territorio. E' per questo che il menhir è anche chiamato il "masso del Diavolo". Ora il percorso prosegue tra pinete e vigneti e si raggiunge l’abitato di Campiglia, un piccolo borgo medievale disposto a semicerchio. Superiamo l’abitato e, in discesa e saliscendi, si raggiunge la cava del marmo Portoro di Canese. Si scende in ripida scalinata, lasciando alla nostra destra il castello Doria, con vista mozzafiato sul Golfo dei Poeti e La Spezia, fino a raggiungere la piazzetta Bastreri di Portovenere. Abbigliamento E' necessario avere: scarponcini da trekking giacca anti vento felpa borraccia con acqua bastoncini telescopici se abituati ad usarli cambio per 2 giorni pranzo al sacco del 1° giorno Costi: € 138,00 La quota comprende: treno Intercity Tortona - Levanto cena, pernotto e colazione presso il Santuario di Soviore pranzo al sacco del giorno 22 marzo pullman GT Portovenere-Tortona accompagnamento Istruttori IWE Referente: Riccardo Rancan: 339.6969819 Attenzione: per prenotare inviare nome, cognome e numero di telefono E ATTENDERE CONFERMA Partenza: ore 6:55 Stazione FS di Tortona (treno Intercity) |
ATTENZIONE:
DOPO AVERE INVIATO NOME, COGNOME NUMERO DI CELLULARE AL REFERENTE DELL'ESCURSIONE, ED AVER RICEVUTO LA CONFERMA DELL' AVVENUTA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIO VERSARE LA CAPARRA DI EURO 68,00 ENTRO IL 25 GENNAIO 2020. IL SALDO DI EURO 70,00 ENTRO IL 25 FEBBRAIO 2020 In caso di mancato versamento della quota entro il termine suddetto, la prenotazione sarà AUTOMATICAMENTE ANNULLATA. I versamenti si possono effettuare con le seguenti modalità: 1 - VERSAMENTO TRAMITE BONIFICO BANCARIO: La Pietra Verde – Banca Regionale Europea Fil. Di Monleale (AL) IBAN: IT29C0311148390000000012170 2 - VERSAMENTO TRAMITE POSTA: Postepay numero tessera: 4023 6009 4962 7220 3 - PRESSO LO SPORTELLO PIETRA VERDE Ogni primo sabato del mese dalle ore 10,00 alle ore 12,00 Palazzo Guidobono - Piazza Arzano, Via Emilia Tortona (AL) |