SABATO 16 MARZO 2024
MOMBARUZZO (AT): FRANCESCO MORIONDO E LA
RICETTA SEGRETA DEGLI AMARETTI,
IL RICETTO E LA GRANDE ALTALENA
FONTANILE (AT): IL BORGO DOVE “I MURI
RACCONTANO”, IL QUADRIALBERO E LA BIG BENCH N.25
MOMBARUZZO - FONTANILE (AT)
uscita in auto
ATTENZIONE: Ricordiamo a tutti che, per partecipare all’uscita, occorre essere
tesserati all’Associazione La Pietra Verde E.T.S. (costo € 10.00 l’anno)
Nel rispetto dell’Ordinanza n.2/2023 emanata il 20/04/2023 dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana
- si dovrà camminare esclusivamente sui sentieri, non è consentito
abbandonarne il tracciato
- è obbligatorio effettuare il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo delle
escursioni e provvedere alla disinfezione delle stesse con disinfettanti attivi nei
confronti del virus
- i cani dovranno essere tenuti al guinzaglio
- si dovrà camminare esclusivamente sui sentieri, non è consentito
abbandonarne il tracciato
- è obbligatorio effettuare il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo delle
escursioni e provvedere alla disinfezione delle stesse con disinfettanti attivi nei
confronti del virus
- i cani dovranno essere tenuti al guinzaglio
Lunghezza dell’itinerario: km 11 circa
Dislivello totale in salita: m. 300
Dislivello totale in discesa: m. 300
Altitudine massima: m 310 s.l.m.
Difficoltà: T adatto a tutti
Durata: dalle 08.00 alle 18.30 circa (orari di partenza ed arrivo a Tortona)
Punti rifornimento acqua: Mombaruzzo giardinetti e piazza del Comune, Fontanile Piazza Trento Trieste alla casetta dell'acqua ed alla fontanella presso campetto sportivo
Fondo: sterrato, asfalto
Mombaruzzo e Fontanile sono due borghi situati in provincia di Asti, su dolci colli vocati alla viticoltura: in autunno i colori del foliage li trasformano in una tela a cielo aperto, ma in qualunque stagione meritano una visita per la loro storia, l’arte e le eccellenze culinarie.
MOMBARUZZO venne citato per la prima volta nel 1202 in un atto di donazione fatto dal Marchese Bonifacio del Monferrato, ma la sua origine si presume risalga all’epoca romana: secondo lo storico Aldo di Ricaldone, Mombaruzzo sarebbe il "mons Barutii”, ossia il colle del romano Barus (o Barutius) dove possedeva un podere con relativa villa e fattoria.
Gli amaretti:
la storia degli amaretti di Mombaruzzo risale alla fine del 1700, quando il mombaruzzese Francesco Moriondo, economo presso la Mandria di Venaria, si innamorò di una fanciulla siciliana, pasticcera presso la casa reale; tornato al paese, insieme alla compagna aprirono una piccola pasticceria dove realizzano e commerciano i primi amaretti, battezzati così dagli abitanti del paese, che assaggiando questa prelibatezza dicevano: “oh, i son bon…i son un poc amaret” cioè sono buoni, sono un po’ amaretti!!
Nel luglio 2023 è stata inaugurata la grande altalena, situata in posizione panoramica, dalla quale la vista spazia dalle colline circostanti fino alle Alpi, sulle quali svetta il Monviso.
Di notevole interesse il ricetto, nucleo primordiale del centro abitato, con il pozzo (platea castri) che era al centro del cortile del castello, la chiesa di Santa Maria Maddalena (XIV secolo) la torre civica, i palazzi nobiliari, il punto panoramico sulla “Via del Sale e della Seta”.
Fra i palazzi storici, il PALAZZO DI NEGRO PALLAVICINI (1635- 1647), palazzo seicentesco di tipico stile genovese, rappresenta uno dei pochi esempi di architettura ligure in Piemonte.
Di notevole interesse anche: i resti del convento di Santa Maria di Gesù, la Chiesa del Presepio, il “Museo del Territorio” nel quale è raccontata la vita contadina di un tempo.
FONTANILE, da" Fontanili" o "Fontanilis", "Terra ricca di sorgive": è il suo stesso nome ad indicarci la caratteristica principe del territorio, un tempo ricco di acque sorgive che alimentavano il Rio Cervino e che formavano addirittura un lago nella Valle del Robiano, oltre che delle zone paludose.
Il nucleo abitativo ebbe origine intorno al IV-V secolo d.C., quando le invasioni barbariche costrinsero le popolazioni del fondo valle a trasferirsi in luoghi più elevati e meglio difendibili.
Venne poco dopo il tempo dei Saraceni: tutto il territorio dell'Alto Monferrato divenne teatro di terribili scorribande e distruzioni contro cui poco potè la Rocca fortificata che i Fontanilesi costruirono tra il IX e X secolo - periodo cui risale anche il primo riferimento storico del paese - in funzione strettamente difensiva.
Fontanile disponeva anticamente di due cinta murarie. La prima, a protezione degli "Airali", si sviluppava a forma di rettangolo allungato. Delle mura è ancora visibile la Torre degli Ansaldi. La seconda cinta muraria, a protezione de "La Villa", era delimitata da due porte: la Porta Maestra e la Porta Ottoniana (ambedue risalenti al X secolo), ancora oggi visibili percorrendo via Roma.
Fontanile: borgo d’arte dove “I muri raccontano”.
Grazie al progetto “I muri raccontano”, nel 2018 il Comune di Fontanile ha conquistato il podio del concorso indetto dalla Regione Piemonte “Dopo l’UNESCO, agisco!”, il cui scopo è quello di valorizzare i paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. I muri e le facciate delle case diventano la tela sulla quale il pittore Luigi Amerio racconta la storia di Fontanile dal Medioevo ai giorni nostri.
Fontanile è riconoscibile dalle colline circostanti per la maestosa cupola della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista: alta 52 metri, con un diametro di 16 metri, progettata dall’architetto bolognese Francesco Gualandi e dal figlio Giuseppe.
E' la cupola più alta della provincia di Asti. Fra le 7 cupole "gemelle" progettate dal Gualandi, a pochi chilometri da Fontanile troviamo la seconda per dimensioni, presso il Santuario della Beata Vergine del Portone di Asti; un altro esemplare è la chiesa di Maria Immacolata di Sezzadio (AL).
Nel raggio di pochi chilometri da Fontanile sono riconoscibili altri due edifici religiosi di notevole importanza, progettati dai Gualandi: il Santuario della Beata Vergine del Portone ad Asti e la chiesa di Maria Immacolata a Sezzadio (Al).
Anche Fontanile ha un albero monumentale, il “quadrialbero”, iscritto nell’albo della Regione Piemonte: si tratta di un salice bianco, colpito da un fulmine, il cui tronco ospita un noce, una quercia ed un ciliegio.
Nel 2016 è stata installata la Big Bench n.25, verde acqua, immersa tra i vigneti.
IL PERCORSO
La giornata inizierà a Mombaruzzo dove, parcheggiate le auto presso il campo sportivo, ci dirigeremo alla volta di Fontanile, con una prima sosta presso la Big Bench ed i resti della chiesa di San Martino.
A Fontanile ci accoglieranno i “Narratori del Territorio” per accompagnarci in un tour che ripercorrerà la storia del borgo, attraverso i segni ancora visibili sugli edifici ed attraverso i murales del pittore Luigi Amerio “I muri raccontano”. Durante il percorso, visiteremo la chiesa di San Giovanni Battista, in stile neogotico italiano.
Vista la stagione ancora fredda, faremo sosta per il pranzo presso “Il Barzotto” dove ci aspetta una golosa “belecauda” (la famosa farinata di Fontanile) e dove è possibile timbrare il passaporto della Big Bench.
Dopo pranzo proseguiremo verso il quadrialbero, per poi fare ritorno verso Mombaruzzo, dove ci attendono la visita del ricetto e la visita del laboratorio dell’antica pasticceria Moriondo, accompagnata da un dolce assaggio di amaretti e moscato d’Asti.
Indicativamente l’uscita terminerà intorno alle 17.30
ABBIGLIAMENTO ED ATTREZZATURA
E' necessario avere scarpe da trekking impermeabili con fondo anti scivolo (al mattino ci possono essere erba bagnata e fango), k-way, abbigliamento caldo a strati, acqua /bevanda calda. Bastoncini da trekking vivamente consigliati. Scarpe di ricambio e disinfettante in ottemperanza alle disposizioni per la prevenzione della diffusione della P.S.A.
RITROVO
Tortona: Green Bar - Via Ezio Vanoni, 18 (https://maps.app.goo.gl/XAnNSLyD888HmsMm8)
ritrovo ore 08.00 – partenza ore 08.15 puntuali
Spostamento in auto, cercando di compattare il numero dei veicoli
Mombaruzzo: parcheggio di Via Acqui (https://maps.app.goo.gl/ggvwgywTh6jyM2LR9)
ritrovo ore 09.15
inizio attività ore 09.30
COSTI
Per partecipare all'escursione è necessario essere tesserati all'Associazione La Pietra Verde E.T.S.: per chi non fosse ancora iscritto, è possibile versare la quota annua di iscrizione di Euro 10,00 unitamente al costo per la presente uscita.
Il modulo di associazione, da portare compilato, è scaricabile al seguente link:
Microsoft Word - MODULO DI ISCRIZIONE 2024 (lapietraverde.org)
L’uscita prevede un costo di Euro 20,00 a persona, che verranno raccolti in loco prima della partenza, e comprende:
- visita guidata a Fontanile a cura dei “Narratori del Territorio” Fontanilesi
- farinata + acqua ½ lt + caffè c/o “Il Barzotto” a Fontanile
- visita al laboratorio di amaretti “Moriondo Virginio”
- degustazione di amaretti + coppa di moscato d’Asti c/o Antica Pasticceria Moriondo Virginio
Prenotazioni entro giovedì 14 marzo 2024
Per esigenze organizzative, chi decidesse di portare il pranzo al sacco è pregato di comunicarlo al
momento dell’iscrizione: la quota di partecipazione in questo caso sarà di Euro 10,00 a persona.
Referente: Sara Brondolo 347-9082551
Dislivello totale in salita: m. 300
Dislivello totale in discesa: m. 300
Altitudine massima: m 310 s.l.m.
Difficoltà: T adatto a tutti
Durata: dalle 08.00 alle 18.30 circa (orari di partenza ed arrivo a Tortona)
Punti rifornimento acqua: Mombaruzzo giardinetti e piazza del Comune, Fontanile Piazza Trento Trieste alla casetta dell'acqua ed alla fontanella presso campetto sportivo
Fondo: sterrato, asfalto
Mombaruzzo e Fontanile sono due borghi situati in provincia di Asti, su dolci colli vocati alla viticoltura: in autunno i colori del foliage li trasformano in una tela a cielo aperto, ma in qualunque stagione meritano una visita per la loro storia, l’arte e le eccellenze culinarie.
MOMBARUZZO venne citato per la prima volta nel 1202 in un atto di donazione fatto dal Marchese Bonifacio del Monferrato, ma la sua origine si presume risalga all’epoca romana: secondo lo storico Aldo di Ricaldone, Mombaruzzo sarebbe il "mons Barutii”, ossia il colle del romano Barus (o Barutius) dove possedeva un podere con relativa villa e fattoria.
Gli amaretti:
la storia degli amaretti di Mombaruzzo risale alla fine del 1700, quando il mombaruzzese Francesco Moriondo, economo presso la Mandria di Venaria, si innamorò di una fanciulla siciliana, pasticcera presso la casa reale; tornato al paese, insieme alla compagna aprirono una piccola pasticceria dove realizzano e commerciano i primi amaretti, battezzati così dagli abitanti del paese, che assaggiando questa prelibatezza dicevano: “oh, i son bon…i son un poc amaret” cioè sono buoni, sono un po’ amaretti!!
Nel luglio 2023 è stata inaugurata la grande altalena, situata in posizione panoramica, dalla quale la vista spazia dalle colline circostanti fino alle Alpi, sulle quali svetta il Monviso.
Di notevole interesse il ricetto, nucleo primordiale del centro abitato, con il pozzo (platea castri) che era al centro del cortile del castello, la chiesa di Santa Maria Maddalena (XIV secolo) la torre civica, i palazzi nobiliari, il punto panoramico sulla “Via del Sale e della Seta”.
Fra i palazzi storici, il PALAZZO DI NEGRO PALLAVICINI (1635- 1647), palazzo seicentesco di tipico stile genovese, rappresenta uno dei pochi esempi di architettura ligure in Piemonte.
Di notevole interesse anche: i resti del convento di Santa Maria di Gesù, la Chiesa del Presepio, il “Museo del Territorio” nel quale è raccontata la vita contadina di un tempo.
FONTANILE, da" Fontanili" o "Fontanilis", "Terra ricca di sorgive": è il suo stesso nome ad indicarci la caratteristica principe del territorio, un tempo ricco di acque sorgive che alimentavano il Rio Cervino e che formavano addirittura un lago nella Valle del Robiano, oltre che delle zone paludose.
Il nucleo abitativo ebbe origine intorno al IV-V secolo d.C., quando le invasioni barbariche costrinsero le popolazioni del fondo valle a trasferirsi in luoghi più elevati e meglio difendibili.
Venne poco dopo il tempo dei Saraceni: tutto il territorio dell'Alto Monferrato divenne teatro di terribili scorribande e distruzioni contro cui poco potè la Rocca fortificata che i Fontanilesi costruirono tra il IX e X secolo - periodo cui risale anche il primo riferimento storico del paese - in funzione strettamente difensiva.
Fontanile disponeva anticamente di due cinta murarie. La prima, a protezione degli "Airali", si sviluppava a forma di rettangolo allungato. Delle mura è ancora visibile la Torre degli Ansaldi. La seconda cinta muraria, a protezione de "La Villa", era delimitata da due porte: la Porta Maestra e la Porta Ottoniana (ambedue risalenti al X secolo), ancora oggi visibili percorrendo via Roma.
Fontanile: borgo d’arte dove “I muri raccontano”.
Grazie al progetto “I muri raccontano”, nel 2018 il Comune di Fontanile ha conquistato il podio del concorso indetto dalla Regione Piemonte “Dopo l’UNESCO, agisco!”, il cui scopo è quello di valorizzare i paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. I muri e le facciate delle case diventano la tela sulla quale il pittore Luigi Amerio racconta la storia di Fontanile dal Medioevo ai giorni nostri.
Fontanile è riconoscibile dalle colline circostanti per la maestosa cupola della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista: alta 52 metri, con un diametro di 16 metri, progettata dall’architetto bolognese Francesco Gualandi e dal figlio Giuseppe.
E' la cupola più alta della provincia di Asti. Fra le 7 cupole "gemelle" progettate dal Gualandi, a pochi chilometri da Fontanile troviamo la seconda per dimensioni, presso il Santuario della Beata Vergine del Portone di Asti; un altro esemplare è la chiesa di Maria Immacolata di Sezzadio (AL).
Nel raggio di pochi chilometri da Fontanile sono riconoscibili altri due edifici religiosi di notevole importanza, progettati dai Gualandi: il Santuario della Beata Vergine del Portone ad Asti e la chiesa di Maria Immacolata a Sezzadio (Al).
Anche Fontanile ha un albero monumentale, il “quadrialbero”, iscritto nell’albo della Regione Piemonte: si tratta di un salice bianco, colpito da un fulmine, il cui tronco ospita un noce, una quercia ed un ciliegio.
Nel 2016 è stata installata la Big Bench n.25, verde acqua, immersa tra i vigneti.
IL PERCORSO
La giornata inizierà a Mombaruzzo dove, parcheggiate le auto presso il campo sportivo, ci dirigeremo alla volta di Fontanile, con una prima sosta presso la Big Bench ed i resti della chiesa di San Martino.
A Fontanile ci accoglieranno i “Narratori del Territorio” per accompagnarci in un tour che ripercorrerà la storia del borgo, attraverso i segni ancora visibili sugli edifici ed attraverso i murales del pittore Luigi Amerio “I muri raccontano”. Durante il percorso, visiteremo la chiesa di San Giovanni Battista, in stile neogotico italiano.
Vista la stagione ancora fredda, faremo sosta per il pranzo presso “Il Barzotto” dove ci aspetta una golosa “belecauda” (la famosa farinata di Fontanile) e dove è possibile timbrare il passaporto della Big Bench.
Dopo pranzo proseguiremo verso il quadrialbero, per poi fare ritorno verso Mombaruzzo, dove ci attendono la visita del ricetto e la visita del laboratorio dell’antica pasticceria Moriondo, accompagnata da un dolce assaggio di amaretti e moscato d’Asti.
Indicativamente l’uscita terminerà intorno alle 17.30
ABBIGLIAMENTO ED ATTREZZATURA
E' necessario avere scarpe da trekking impermeabili con fondo anti scivolo (al mattino ci possono essere erba bagnata e fango), k-way, abbigliamento caldo a strati, acqua /bevanda calda. Bastoncini da trekking vivamente consigliati. Scarpe di ricambio e disinfettante in ottemperanza alle disposizioni per la prevenzione della diffusione della P.S.A.
RITROVO
Tortona: Green Bar - Via Ezio Vanoni, 18 (https://maps.app.goo.gl/XAnNSLyD888HmsMm8)
ritrovo ore 08.00 – partenza ore 08.15 puntuali
Spostamento in auto, cercando di compattare il numero dei veicoli
Mombaruzzo: parcheggio di Via Acqui (https://maps.app.goo.gl/ggvwgywTh6jyM2LR9)
ritrovo ore 09.15
inizio attività ore 09.30
COSTI
Per partecipare all'escursione è necessario essere tesserati all'Associazione La Pietra Verde E.T.S.: per chi non fosse ancora iscritto, è possibile versare la quota annua di iscrizione di Euro 10,00 unitamente al costo per la presente uscita.
Il modulo di associazione, da portare compilato, è scaricabile al seguente link:
Microsoft Word - MODULO DI ISCRIZIONE 2024 (lapietraverde.org)
L’uscita prevede un costo di Euro 20,00 a persona, che verranno raccolti in loco prima della partenza, e comprende:
- visita guidata a Fontanile a cura dei “Narratori del Territorio” Fontanilesi
- farinata + acqua ½ lt + caffè c/o “Il Barzotto” a Fontanile
- visita al laboratorio di amaretti “Moriondo Virginio”
- degustazione di amaretti + coppa di moscato d’Asti c/o Antica Pasticceria Moriondo Virginio
Prenotazioni entro giovedì 14 marzo 2024
Per esigenze organizzative, chi decidesse di portare il pranzo al sacco è pregato di comunicarlo al
momento dell’iscrizione: la quota di partecipazione in questo caso sarà di Euro 10,00 a persona.
Referente: Sara Brondolo 347-9082551
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